Guidebook for Manciano

Leonardo
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Le Cascate del Mulino di Saturnia sono uno dei luoghi più suggestivi ed affascinanti della Maremma Toscana, si tratta di un luogo che si è creato naturalmente, originandosi da una roccia di travertino, scavata dalla cascata di acque solfuree termali. Le terme libere Saturnia si rendono celebri soprattutto per la loro bellezza, piccole piscine naturali si riempiono continuamente dell’acqua che giunge dall’alta cascata, lontano da rumori, stress e caos quotidiani. Le Cascate del Gorello sono originate dalle acque solfuree delle Terme di Saturnia, particolarmente importanti per le loro proprietà benefiche, l’acqua infatti, sgorga da una sorgente naturale ad una temperatura di 37,5°C e grazie alla presenza di un particolare elemento, ovvero il Plancton Termale, si caratterizza per gli effetti benefici che ha sulla pelle, e sugli apparati digestivo, circolatorio, motorio e del ricambio. Le cascatelle (così chiamate dai locali) viste da lontano sembrano il disegno di una cartolina, e sono molto amate per le importanti proprietà benefiche delle acque. Le cascate sono aperte 24 ore al giorno, tutti i giorni, anche in inverno e l’ingresso è gratuito. Presso le Cascate del Mulino si trovano un bar ed un parcheggio, sempre aperti.
42 Recomendado por los habitantes de la zona
Cascadas del Mulino
9/a Strada Vicinale Molino del Bagno
42 Recomendado por los habitantes de la zona
Le Cascate del Mulino di Saturnia sono uno dei luoghi più suggestivi ed affascinanti della Maremma Toscana, si tratta di un luogo che si è creato naturalmente, originandosi da una roccia di travertino, scavata dalla cascata di acque solfuree termali. Le terme libere Saturnia si rendono celebri soprattutto per la loro bellezza, piccole piscine naturali si riempiono continuamente dell’acqua che giunge dall’alta cascata, lontano da rumori, stress e caos quotidiani. Le Cascate del Gorello sono originate dalle acque solfuree delle Terme di Saturnia, particolarmente importanti per le loro proprietà benefiche, l’acqua infatti, sgorga da una sorgente naturale ad una temperatura di 37,5°C e grazie alla presenza di un particolare elemento, ovvero il Plancton Termale, si caratterizza per gli effetti benefici che ha sulla pelle, e sugli apparati digestivo, circolatorio, motorio e del ricambio. Le cascatelle (così chiamate dai locali) viste da lontano sembrano il disegno di una cartolina, e sono molto amate per le importanti proprietà benefiche delle acque. Le cascate sono aperte 24 ore al giorno, tutti i giorni, anche in inverno e l’ingresso è gratuito. Presso le Cascate del Mulino si trovano un bar ed un parcheggio, sempre aperti.
Golf club 18 buche, centro benessere e piscine termali.
26 Recomendado por los habitantes de la zona
Terme di Saturnia Golf
Strada Vicinale Mulino del Bagno
26 Recomendado por los habitantes de la zona
Golf club 18 buche, centro benessere e piscine termali.
Borgo caratteristico che domina una collina poco a nord del Comune di Manciano, in provincia di Grosseto, è un paese dall’indubbio fascino, sia per la storia della quale i resti sono intrisi, sia per le acque termali che lo hanno reso famoso sin da epoche antiche. I primi passaggi risalgono al XII secolo a.C., del quale troviamo a testimonianza la cinta muraria e la necropoli del Puntone. Successivamente nel VII secolo a.C. gli Etruschi decisero di dominare quella vallata di travertino, e fondarono Saturnia. Nel tempo, la sua posizione strategica nelle vicinanze della necropoli di Pian di Palma e costeggiante le rive del fiume Albegna, ha destato l’interesse degli antichi Romani, che cominciarono a ricalcare una traccia sul territorio, probabilmente già creata in precedenza dal popolo Etrusco. Pietra dopo pietra è nata la Via Clodia, strada mercantile costruita tra la Via Cassia e la Via Aurelia, atta a garantire il collegamento tra Roma e le colonie etrusche durante l’insediamento dell’Etruria (iniziato nel 310 a.C.). La via Clodia terminava in paese, dove ancora oggi permangono alcuni resti presso la porta Romana. Passarono anni di conquiste e di gloria. Ancor oggi sembra di sentire lo scalpitare dei cavalli che battevano la strada… Nel IV secolo d.C. la ormai ex colonia romana subì un pesante attacco, dal quale si riprese solamente nel medioevo, con i conti di Tintinnano, seguiti nel 200 d.C. dai potenti Aldobrandeschi. Il paese passò poi nel Trecento sotto il controllo di Siena, seguito da quello del Granducato di Toscana a metà Cinquecento.
18 Recomendado por los habitantes de la zona
Saturnia station
18 Recomendado por los habitantes de la zona
Borgo caratteristico che domina una collina poco a nord del Comune di Manciano, in provincia di Grosseto, è un paese dall’indubbio fascino, sia per la storia della quale i resti sono intrisi, sia per le acque termali che lo hanno reso famoso sin da epoche antiche. I primi passaggi risalgono al XII secolo a.C., del quale troviamo a testimonianza la cinta muraria e la necropoli del Puntone. Successivamente nel VII secolo a.C. gli Etruschi decisero di dominare quella vallata di travertino, e fondarono Saturnia. Nel tempo, la sua posizione strategica nelle vicinanze della necropoli di Pian di Palma e costeggiante le rive del fiume Albegna, ha destato l’interesse degli antichi Romani, che cominciarono a ricalcare una traccia sul territorio, probabilmente già creata in precedenza dal popolo Etrusco. Pietra dopo pietra è nata la Via Clodia, strada mercantile costruita tra la Via Cassia e la Via Aurelia, atta a garantire il collegamento tra Roma e le colonie etrusche durante l’insediamento dell’Etruria (iniziato nel 310 a.C.). La via Clodia terminava in paese, dove ancora oggi permangono alcuni resti presso la porta Romana. Passarono anni di conquiste e di gloria. Ancor oggi sembra di sentire lo scalpitare dei cavalli che battevano la strada… Nel IV secolo d.C. la ormai ex colonia romana subì un pesante attacco, dal quale si riprese solamente nel medioevo, con i conti di Tintinnano, seguiti nel 200 d.C. dai potenti Aldobrandeschi. Il paese passò poi nel Trecento sotto il controllo di Siena, seguito da quello del Granducato di Toscana a metà Cinquecento.