Guidebook for Moggio di Sotto

Marta E Anna
Guidebook for Moggio di Sotto

Drinks & Nightlife

68 Recomendado por los habitantes de la zona
Kranjska Gora
68 Recomendado por los habitantes de la zona
7 Recomendado por los habitantes de la zona
Tolmezzo
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Sightseeing

Capitale della regione storica del Friuli, ricca di storia fin dal neolitico
85 Recomendado por los habitantes de la zona
Udine
85 Recomendado por los habitantes de la zona
Capitale della regione storica del Friuli, ricca di storia fin dal neolitico
Cividale del Friuli sorge ai piedi dei colli del Friuli orientale, sulle sponde del Natisone, a 17 km da Udine, sulla strada che collega la pianura friulana alla media e alta valle dell'Isonzo in territorio sloveno. Cittadina ricca di storia a partire dall'epoca romana.
90 Recomendado por los habitantes de la zona
Cividale del Friuli
90 Recomendado por los habitantes de la zona
Cividale del Friuli sorge ai piedi dei colli del Friuli orientale, sulle sponde del Natisone, a 17 km da Udine, sulla strada che collega la pianura friulana alla media e alta valle dell'Isonzo in territorio sloveno. Cittadina ricca di storia a partire dall'epoca romana.
Città mitteleuropea per eccellenza, in cui si respira l'intreccio di tante culture, ti affascinerà coi caffè storici, l'arte, le eterogenee architetture e l'incantevole mare.
173 Recomendado por los habitantes de la zona
Trieste
173 Recomendado por los habitantes de la zona
Città mitteleuropea per eccellenza, in cui si respira l'intreccio di tante culture, ti affascinerà coi caffè storici, l'arte, le eterogenee architetture e l'incantevole mare.
Gradus significa scalo e fu il primo scalo delle navi che solcato l’Adriatico risalivano il corso del fiume Natissa verso Aquileia, la più importante città dell’ Oriente Romano e capitale della X Regio Venetia et Istria . Divenne con le invasioni barbariche residenza stabile e centro abitativo per le popolazioni che dall’entroterra cercavano scampo alle orde di Attila (452). Da Grado partirono anche i fondatori della vicina città di Venezia. Anche il Patriarca di Aquileia trovò nuova sede in Grado e nel 565 l’Imperatore Giustiniano riconobbe il titolo di Patriarca al Vescovo di Grado. Dopo l’arrivo dei Longobardi, che stabilirono la loro capitale a Cividale, il Patriarcato si sdoppiò. Il Patriarca Elia completò la costruzione del Duomo e abbellì il piccolo borgo con edifici di culto rafforzando la cattedra patriarcale e l´importanza di Grado. Grado si trovò ad essere la capitale religiosa di una zona che andava dall’Istria a Chioggia ed ebbe un grande sviluppo economico, commerciale ed artistico. Fino al 1451 fu infatti metropoli e madre di tutte le chiese litoranee, ivi compresa Venezia sulle cui strutture esercitò un costante e lungo influsso. Ma il trasferimento del Patriarcato nello stesso anno e la sempre maggior potenza di Venezia fecero perdere la centralità di Grado nella laguna veneta. Essa divenne un piccolo borgo di pescatori che sopravvisse per secoli in quasi totale isolamento. Dopo il trattato di Campoformido del 1797 Grado passò all’Austria e, tranne una breve parentesi di occupazione francese, nel 1918 tornò all’Italia. Durante il corso dell’Ottocento la città dà inizio alla sua rinascita economica sotto il profilo di importante località di turismo e soggiorno. Nel 1892 diventò stazione di cura ufficiale dell’Impero asburgico.
14 Recomendado por los habitantes de la zona
Grado
14 Recomendado por los habitantes de la zona
Gradus significa scalo e fu il primo scalo delle navi che solcato l’Adriatico risalivano il corso del fiume Natissa verso Aquileia, la più importante città dell’ Oriente Romano e capitale della X Regio Venetia et Istria . Divenne con le invasioni barbariche residenza stabile e centro abitativo per le popolazioni che dall’entroterra cercavano scampo alle orde di Attila (452). Da Grado partirono anche i fondatori della vicina città di Venezia. Anche il Patriarca di Aquileia trovò nuova sede in Grado e nel 565 l’Imperatore Giustiniano riconobbe il titolo di Patriarca al Vescovo di Grado. Dopo l’arrivo dei Longobardi, che stabilirono la loro capitale a Cividale, il Patriarcato si sdoppiò. Il Patriarca Elia completò la costruzione del Duomo e abbellì il piccolo borgo con edifici di culto rafforzando la cattedra patriarcale e l´importanza di Grado. Grado si trovò ad essere la capitale religiosa di una zona che andava dall’Istria a Chioggia ed ebbe un grande sviluppo economico, commerciale ed artistico. Fino al 1451 fu infatti metropoli e madre di tutte le chiese litoranee, ivi compresa Venezia sulle cui strutture esercitò un costante e lungo influsso. Ma il trasferimento del Patriarcato nello stesso anno e la sempre maggior potenza di Venezia fecero perdere la centralità di Grado nella laguna veneta. Essa divenne un piccolo borgo di pescatori che sopravvisse per secoli in quasi totale isolamento. Dopo il trattato di Campoformido del 1797 Grado passò all’Austria e, tranne una breve parentesi di occupazione francese, nel 1918 tornò all’Italia. Durante il corso dell’Ottocento la città dà inizio alla sua rinascita economica sotto il profilo di importante località di turismo e soggiorno. Nel 1892 diventò stazione di cura ufficiale dell’Impero asburgico.
Passeggia per Venzone ti imbatti in uno dei borghi più belli d'Italia Tutto ti invita a conoscere Venzone: una cittadina medievale dove annoiarsi ti sarà difficile.
26 Recomendado por los habitantes de la zona
Venzone
26 Recomendado por los habitantes de la zona
Passeggia per Venzone ti imbatti in uno dei borghi più belli d'Italia Tutto ti invita a conoscere Venzone: una cittadina medievale dove annoiarsi ti sarà difficile.
Secondo le leggende popolari, la comunità di Sauris fu fondata da due soldati tedeschi che si rifugiarono in questa valle isolata ed impervia. Come ogni leggenda, anche questo racconto ha un fondo di verità: i primi abitanti, infatti, giunsero da qualche valle al confine tra la Carinzia ed il Tirolo attorno alla metà del 1200. Per più di sette secoli i loro discendenti vissero in equilibrio con l’ambiente alpino, coltivando le poche specie adatte a queste altitudini e al clima rigido, portando il bestiame nei pascoli d’altura durante i mesi estivi, falciando i prati fino alle cime, traendo dai boschi legname da costruzione e da brucio. Per procurarsi i generi alimentari che non esistevano sul posto (ad esempio il sale) essi ricorrevano al baratto con i paesi vicini. Oggi Sauris ha circa 400 abitanti che, interpretando in chiave moderna alcune delle attività tradizionali (artigianato, produzioni agroalimentari di nicchia) o sviluppando forme di accoglienza turistica a misura d’uomo, continuano a convivere con un ambiente che, dopo secoli, rimane ancora la risorsa più preziosa.
Sauris
Secondo le leggende popolari, la comunità di Sauris fu fondata da due soldati tedeschi che si rifugiarono in questa valle isolata ed impervia. Come ogni leggenda, anche questo racconto ha un fondo di verità: i primi abitanti, infatti, giunsero da qualche valle al confine tra la Carinzia ed il Tirolo attorno alla metà del 1200. Per più di sette secoli i loro discendenti vissero in equilibrio con l’ambiente alpino, coltivando le poche specie adatte a queste altitudini e al clima rigido, portando il bestiame nei pascoli d’altura durante i mesi estivi, falciando i prati fino alle cime, traendo dai boschi legname da costruzione e da brucio. Per procurarsi i generi alimentari che non esistevano sul posto (ad esempio il sale) essi ricorrevano al baratto con i paesi vicini. Oggi Sauris ha circa 400 abitanti che, interpretando in chiave moderna alcune delle attività tradizionali (artigianato, produzioni agroalimentari di nicchia) o sviluppando forme di accoglienza turistica a misura d’uomo, continuano a convivere con un ambiente che, dopo secoli, rimane ancora la risorsa più preziosa.

Parks & Nature

Il Parco Naturale delle Prealpi Giulie comprende i territori dei comuni di Chiusaforte (552 ha), Lusevera (1275 ha), Moggio Udinese (280 ha), Resia (4920 ha), Resiutta (1050 ha) e Venzone (1325 ha) per un totale di 9.402 Ha; geograficamente è situato a cavallo di due unità distinte le Alpi e le Prealpi Giulie tra le quali si trova, al centro, l'alta Val Resia. Delle Alpi è compreso nell'area protetta il versante italiano del Monte Canin, l'intero altopiano del "Foran del Muss", il "Bila Pec" e il "Col Ladris"; delle Prealpi Giulie sono invece comprese le catene dei monti Musi, del Monte Guarda e del Monte Plauris che, disposte parallelamente in senso est - ovest, a quinte degradano verso la pianura friulana. I rilievi meridionali raggiungono quote modeste (monte Plauris 1858 m s.l.m.), mentre quelli alpini toccano i 2500 metri (monte Canin 2587 m s.l.m.).
Resia
Il Parco Naturale delle Prealpi Giulie comprende i territori dei comuni di Chiusaforte (552 ha), Lusevera (1275 ha), Moggio Udinese (280 ha), Resia (4920 ha), Resiutta (1050 ha) e Venzone (1325 ha) per un totale di 9.402 Ha; geograficamente è situato a cavallo di due unità distinte le Alpi e le Prealpi Giulie tra le quali si trova, al centro, l'alta Val Resia. Delle Alpi è compreso nell'area protetta il versante italiano del Monte Canin, l'intero altopiano del "Foran del Muss", il "Bila Pec" e il "Col Ladris"; delle Prealpi Giulie sono invece comprese le catene dei monti Musi, del Monte Guarda e del Monte Plauris che, disposte parallelamente in senso est - ovest, a quinte degradano verso la pianura friulana. I rilievi meridionali raggiungono quote modeste (monte Plauris 1858 m s.l.m.), mentre quelli alpini toccano i 2500 metri (monte Canin 2587 m s.l.m.).
Il territorio compreso nella Riserva Naturale della Val Alba, esteso su 3.000 ettari, racchiude in sé un notevole esempio di ambiente alpino pressoché incontaminato, collocato nel settore orientale delle Alpi Carniche meridionali, a contatto con Alpi e Prealpi Giulie. L'ingresso alla Valle può avvenire da tre suggestive frazioni abbarbicate alla montagna: Dordolla, Pradis e Ovedasso. Attraverso i numerosi sentieri, adatti a tutti, è possibile scoprire tracce dell'attività umana, oltre a relitti di opere militari realizzate negli anni a ridosso del primo conflitto mondiale; si incontrano anche architetture rurali e resti dei vecchi "forni di calce".
Pradis di Sopra
Il territorio compreso nella Riserva Naturale della Val Alba, esteso su 3.000 ettari, racchiude in sé un notevole esempio di ambiente alpino pressoché incontaminato, collocato nel settore orientale delle Alpi Carniche meridionali, a contatto con Alpi e Prealpi Giulie. L'ingresso alla Valle può avvenire da tre suggestive frazioni abbarbicate alla montagna: Dordolla, Pradis e Ovedasso. Attraverso i numerosi sentieri, adatti a tutti, è possibile scoprire tracce dell'attività umana, oltre a relitti di opere militari realizzate negli anni a ridosso del primo conflitto mondiale; si incontrano anche architetture rurali e resti dei vecchi "forni di calce".
24 Recomendado por los habitantes de la zona
Isola della Cona
Isola della Cona
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Arts & Culture

Villa Manin di Passariano è una villa veneta situata a Passariano di Codroipo. Fu la dimora dell'ultimo doge di Venezia, Ludovico Manin. Vi abitò nel 1797 per circa due mesi Napoleone Bonaparte con Giuseppina Beauharnais
43 Recomendado por los habitantes de la zona
Villa Manin
10 Piazza Manin
43 Recomendado por los habitantes de la zona
Villa Manin di Passariano è una villa veneta situata a Passariano di Codroipo. Fu la dimora dell'ultimo doge di Venezia, Ludovico Manin. Vi abitò nel 1797 per circa due mesi Napoleone Bonaparte con Giuseppina Beauharnais

Entertainment & Activities

Il Parco Avventura Sella Nevea, nel comprensorio del Tarvisiano, è un parco divertimenti molto particolare dove puoi praticare una nuovissima attività che sta riscuotendo un grosso successo in tutta Europa: il "Tarzaning" o "Treeclimbing". Arrampicati e spostati attraverso percorsi realizzati sugli alberi, mediante passerelle, ponti tibetani, liane, carrucole e molto altro: un'imbragatura identica a quella usata per l'arrampicata in montagna garantirà la massima sicurezza.
6 Recomendado por los habitantes de la zona
Sella Nevea
6 Recomendado por los habitantes de la zona
Il Parco Avventura Sella Nevea, nel comprensorio del Tarvisiano, è un parco divertimenti molto particolare dove puoi praticare una nuovissima attività che sta riscuotendo un grosso successo in tutta Europa: il "Tarzaning" o "Treeclimbing". Arrampicati e spostati attraverso percorsi realizzati sugli alberi, mediante passerelle, ponti tibetani, liane, carrucole e molto altro: un'imbragatura identica a quella usata per l'arrampicata in montagna garantirà la massima sicurezza.
Impianti sciistici con discese di alto livello, ottima cucina e la rinomata ospitalità carnica. Sono alcuni degli ingredienti che caratterizzano Ravascletto, dove lo sci è di casa già dagli anni '20, quando vi si disputarono le prime gare di fondo Modifica
21 Recomendado por los habitantes de la zona
Monte Zoncolan
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Impianti sciistici con discese di alto livello, ottima cucina e la rinomata ospitalità carnica. Sono alcuni degli ingredienti che caratterizzano Ravascletto, dove lo sci è di casa già dagli anni '20, quando vi si disputarono le prime gare di fondo Modifica
30 moderni impianti di risalita e 110 km di piste da sci
22 Recomendado por los habitantes de la zona
Nassfeldpass
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30 moderni impianti di risalita e 110 km di piste da sci
Una perla turistica al confine fra tre Stati. Questo è Tarvisio, città in Friuli Venezia Giulia e stazioni sciistica di prim'ordine nel panorama delle Alpi.
36 Recomendado por los habitantes de la zona
Tarvisio
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Una perla turistica al confine fra tre Stati. Questo è Tarvisio, città in Friuli Venezia Giulia e stazioni sciistica di prim'ordine nel panorama delle Alpi.
Centro Nazionale MT, 335 57076262, centronazionalemtbmoggio@gmail.com, http://www.carniabike.it
Moggio Udinese
Centro Nazionale MT, 335 57076262, centronazionalemtbmoggio@gmail.com, http://www.carniabike.it

Getting Around

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